LaVoce: Un Campus Estivo per la Salvaguardia dell'ambiente - Smart Innovation School

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Non solo cibo, anche tanto studio e analisi, tra laboratori e ricerche svolti direttamente sul campo. "Nel corso di queste giornate – racconta Stefano, uno dei partecipanti – abbiamo incontrato e osservato con mano tartarughe marine, abbiamo potuto vedere cosa significhi operare direttamente in mare, ma anche che cosa comporti la salvaguardia di animali di questo tipo e delle specie marine". Stefano racconta di aver imparato a riconoscere le piante marine con l’aiuto degli esperti e, grazie alle altre attività, sono riusciti ad avere modo di studiare e seguire le tracce delle piante da terra, possedendo un’alta biodiversità anche sulle superfici di questi territori. "Abbiamo potuto apprezzare la varietà di pesci e animali che popolano le acque intorno a Salvore, come ci spiega lo stesso ragazzo".

Non solo cibo, anche tanto studio e analisi, attraverso l'osservazione diretta della località e di tutte le sue peculiarità. " Nel pomeriggio arriva il Professor Stefano Furlani, il quale studia i cambiamenti del livello del mare - dichiara Odorico -. La sua idea è quella di monitorare le linee di costa del mondo. Arriva con un'imbarcazione allestita con la telecamera per misurare la costa e con degli eco-scandagli per analizzare la profondità dei fondali e avere delle mappe che ci serviranno nei prossimi anni per avere il rilevamento della zona. La cosa bella è che dalla batana salvorina che aveva un lume per guardare il fondo passiamo a una barca cons trumento molto più tecnologici che fa quello che il pescatore faceva una volta, come vedere sott'acqua. Abbiamo così un collegamento ideale tra la tradizione e l'innovamento."

"In questi programmi gli allievi, nel corso di cinque giorni, imparanano a conoscere circa 40 specie animali e sanno cosa significano per l'ambiente. Ad esempio, oggi, qui vicino abbiamo visto una prateria marina che si sta espandendo, ed è una cosa positiva perchè i pesci vanno a rifugiarsi lì." La maggior parte di noi associa il mare allo svago al divertimento e allo svago, quindi le difficoltà maggior per gli insegnanti è quella di indirizzare i ragazzi a un approccio di studio e collaborazione volto a ottenere dei risultati scientifici. Una volta superato questo scoglio, però, possiedono un'abilità collaborativa che li aiuterà molto nel corso della vita. Nei prossimi giorni i ragazzi affronteranno prove sott'acqua con le bombole di ossigeno, un giro con la batana salvorina e il sea watching notturno per osservare il fondale. Infine attività all'aria aperta per conoscere le piante alofite tipiche del luogo.

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